[ITNOG] R: IPv6, anyone ?
Tonino - Antonio Nati
tonino@interazioni.net
Ven 19 Ott 2018 15:55:47 CEST
Scusate se introduco qualche elemento di dubbio, ma che IPv6 sia
indispensabile per lo IoT mi sembra discutibile. Forse in qualche
contesto specifico, ma non nella maggioranza delle situazioni.
I futuri miliardi di oggetti IoT saranno tutti al sicuro sotto NAT e
senza il rischio di essere acceduti dall'esterno se non su loro
esplicita richiesta (connessione che parte dall'oggetto).
Tonino
Il 18/10/2018 12:50, Marco Paesani ha scritto:
> Massimiliano,
> in pratica non c'è nessun problema tecnico ma solo di volontà.
> Che l'IPv6 sia:
> - indispensabile per IoT
> - assai utile per il 5G e mobile
> - più performante del IPv4
> - più idoneo per la gestione QoS
> - più facile da installare per i clienti
> - già utilizzato da tutti gli OTT mondiali
> - già utilizzato da tutti i produttori sistemi operativi fissi e mobili
> - migliore per QoE del cliente
>
> ..... in pratica il futuro, che sicuramente noi italiani non possiamo
> modificare.
>
> In breve:
>
> 1. cosa c'è da fare ? ........... IMPLEMENTARLO
> 2. quando ? .........SUBITO
>
> Non dimentichiamoci che è anche una grande opportunità di business e
> di riqualificazione professionale del nostro settore.
> Anche perché inizia ad essere già "vecchio" perché sono quasi 20 anni
> che esiste.
> Lo configuriamo questo IPv6 ?
>
>
> Il giorno gio 18 ott 2018 alle ore 12:27 Massimiliano Stucchi
> <max@stucchi.ch <mailto:max@stucchi.ch>> ha scritto:
>
>
> Ciao,
>
> On 18/10/2018 11:55, Livio Morina wrote:
> > In Belgio NON c'è una legge impositiva, ma un 'patto d'onore'
> tra operatori e forze dell'ordine.
> > Mi pare che di fatto il NAT non avvenga per numeri maggiori
> rispetto ad 1:16.
> > Se però usano 1:17, non si viola alcuna legge
>
> L'ultima volta che ho parlato con degli operatori Belgi, quel 16:1 era
> per legge. Dubito che sia cambiato nel frattempo.
>
> C'e' anche da dire che il balzo del Belgio e' successo prima che ci
> fosse questa imposizione.
>
> La realta' del Belgio e' che ci sono le due diverse "fazioni"
> (Fiamminghi e Valloni) che hanno cercato reciprocamente di "fare
> prima",
> il che ha portato i due maggiori ISP (ovviamente, uno Fiammingo e
> l'altro Vallone) a fare a gara. Il risultato e' quello che si
> vede dai
> numeri di Google, Facebook ed Akamai.
>
> > Questa strada può essere percorsa, ma se i "grossi del NAT"
> Italiani se ne fregano, i numeri non risulterebbero importanti.
> > Sarebbero comunque un segnale forte
>
> Quanto tempo ci vorrebbe per introdurre un simile obbligo in Italia ?
> Come verrebbe tenuta sotto controllo la cosa e come faresti a
> stabilire
> le sanzioni ?
>
> --
>
> Massimiliano Stucchi
> MS16801-RIPE
>
>
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