[ITNOG] IPv6, anyone ?
Marco d'Itri
md@Linux.IT
Gio 18 Ott 2018 11:48:58 CEST
On Oct 18, Giorgio Bonfiglio <me@grg.pw> wrote:
Ho parlato più volte di questo argomento, l'ultima questa estate:
http://www.linux.it/~md/text/ipv6-ihc2018.pdf
> E’ vero che i provider piccoli hanno poche risorse, ma e’ anche vero
> che devono solo abilitarlo su 2 transiti, un peering e 4 router in
> totale. Secondo me il problema e’ solo di mindset, non puo’ esserci
> nessuna reale ragione tecnica per non deployarlo ad oggi.
No. Attivare IPv6 sul backbone al giorno d'oggi è un problema ampiamente
risolto e solo le reti più scassate non sono in grado di fornire
transito v6.
La cosa complicata per le reti di accesso è aggiornare i sistemi di
provisioning (che magari ha fatto Accenture, ecc) e soprattutto i CPE,
che in genere sono schifezze indegne perché acquistati con il criterio
del minor prezzo.
Però il livello di adozione in molti paesi dimostra che sono problemi
risolvibili, e non è che in Italia siamo più scemi.
Per quanto riguarda le statistiche io mi fido di quelle di Google:
https://www.vyncke.org/ipv6status/compare.php?metric=p&countries=be,de,us,ch,it,gr
Segnalo che la forte adozione in Belgio è il risultato di una azione
governativa (la locale polizia era stufa dei NAT), mentre in CH, GR e US
principalmente dell'adozione massiva da parte dell'incumbent.
Al momento vedo molto improbabili entrambi i casi in Italia.
--
ciao,
Marco
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