[ITNOG] IPv6 e data retention

Pier Carlo Chiodi pc.chiodi@gmail.com
Mar 12 Maggio 2015 14:55:12 CEST


Il 12/05/2015 12:33, Giacomo Bernardi ha scritto:
>> Piuttosto, per rimanere in tema: di cosa si fa logging adesso per
>> soddisfare l'intersezione dei requisiti di Polizia e Garante per la
>> privacy?
> 
> La solita tupla: {timestamp inizio assegnazione, timestamp fine assegnazione, IP, utente}
> "Teoricamente" l'unico tipo di CGNAT ammesso è 1:1 anche se sappiamo tutti quanto non sia vera questa affermazione.

Secondo me il cuore del tema è proprio qui: anche se IPv6 potrebbe
(leggasi "dovrebbe") essere sviluppato a prescindere dall'esigenza di
fare CGNAT (dual-stack con IPv4 pubblico all'utente), poterlo utilizzare
per risolvere il problema dell'esaurimento degli IPv4 con la certezza di
_non_ imbattersi in ripercussioni giuridiche sarebbe il vero driver per
la sua diffusione nelle reti di accesso.

Gli aspetti tecnici della questione mi preoccupano meno, non perché
siano di secondaria importanza, ma perché sono risolvibili "in casa".

La vera problematica la vedo nell'assenza di certezza normativa riguardo
gli aspetti relativi alla privacy ed alle risposte da dover fornire
all'autorità giudiziaria in presenza di CGNAT (inteso come
concentrazione di n utenti dietro ad un pool <n di indirizzi IPv4),
fermo restando che questo problema sussiste anche in scenari NAT44.

-- 
Pier Carlo Chiodi



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