[ITNOG] Task Force IPv6 in Italia?

Damiano Verzulli damiano@verzulli.it
Ven 24 Set 2021 12:48:49 CEST


Il 24/09/21 12:24, Paolo Volpato ha scritto:
> [...]
>
> Che voi sappiate, esiste (o è esistita) una Task Force italiana 
> dedicata a IPv6 che possa contribuire a una maggiore adozione di IPv6 
> nel nostro paese?
>
> Se la risposta è no, ha senso costituirne una che raccolga tutti gli 
> attori interessati?
>
> [...]
>
Indossando il cappello di chi, per ~18 anni, ha vissuto da vicino il 
contesto di un medio Ateneo Italiano, e che ha avuto modo di conoscere 
lo spaccato di _MOLTI_ Atenei italiani, e che (indirettamente) ha una 
mezza idea del rapporto fra "ICT" e "Pubblica Amministrazione".... la 
mia opinione è che non c'e' nessuna possibilità di vedere IPv6 
implementato in almeno il 70/80% dei nostri Atenei, nei prossimi ~10 
anni. E lo scenario peggiora drasticamente in altri contesti pubblici 
(Enti Locali).

Le cause che portano a questo sono:

  * scarsissima (nulla!) esigenza sul piano tecnico/operativo;
  * scalino all'ingresso dovuto alla necessita' di acquisire competenze
    (lato risorse umane impiegate nei settori reti & sistemi)
  * nessunissima possibilità, da parte del top-management, di inquadrare
    IPv6 come un priorità, quand'anche "minima";
  * contesto umano "particolare" (con età media del personale che va ben
    oltre i 50 anni e che, in moltissimissii casi, è talmente
    "consumato" dall'ambiente che lo circonda che è in modalità...
    wait-for-retirement [e NON lo dico in senso critico!]).

Neanche negli ultimi 18 mesi, con le emergenze COVID varie, e con la 
"pioggia" di milioni che è arrivata negli Atenei (per finanziare 
interventi protesi alla riorganizzazione delle modalita' didattiche in 
ottica on-line), non credo ci sia stato nessun Ateneo che, nei progetti, 
abbia optato per ampliare/implementare IPv6.

IMHO, se si vuole avere la benché minima chance di allargare IPv6 al 
mondo degli Atenei, l'approccio deve necessariamente essere top-down 
(Ministero, CRUI - come minimo) e, soprattutto, implementare dei 
meccanismi di "premialità". Senza questi secondi, gli Atenei (e la P.A. 
in generale) sono dotati di anticorpi che --quando si parla di 
interventi in ambito ICT--, quand'anche previsti da leggi vigenti, 
portano, di default il suffisso: "> /dev/null"

My 0.02€

Bye,
DV

-- 

Damiano Verzulli
e-mail:damiano@verzulli.it
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possible?ok:while(!possible){open_mindedness++}
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"...I realized that free software would not generate the kind of
income that was needed. Maybe in USA or Europe, you may be able
to get a well paying job as a free software developer, but not
here [in Africa]..." -- Guido Sohne - 1973-2008
    http://ole.kenic.or.ke/pipermail/skunkworks/2008-April/005989.html

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