[ITNOG] R: costi dei principali IX italiani ed europei

Maurizio mauryllo@gmail.com
Mer 3 Mar 2010 17:46:08 CET


> [mailto:itnog-bounces@lists.itnog.it] Per conto di Marco d'Itri
> 
> > Non a caso parlavo di economia di scala, il problema non e' strettamente
> > tecnico ma piu' che altro operativo.
> Parliamone, mi piacciono i problemi operativi...

Ok:)

> > Se sei afferente in una 20ina di Exchange ed in ognuno tieni in piedi 50
> > peering non strettamente necessari ti ritrovi con una certa mole di
lavoro
> > (aggiornamenti di filtri, rerouting in caso di lavori, etc) che
> > probabilmente sarebbe meglio evitare.
> In altre parole sei dell'idea che il concetto di peering 
> intrinsecamente non scali?

Ma no, il peering tecnicamente e' un concetto che scala benissimo e credo
che io per primo cercherei di tenere in piedi una policy aperta, non a caso
avevo esordito nella prima risposta a Manfredo con "Il ragionamento e'
sicuramente corretto in buona parte mi trova d'accordo". Avendo pero'
parlato con chi ha a che fare con questioni di questo tipo quotidianamente
capisco i loro punti di vista.
Faccio un esempio per spiegare cosa intendo.
Se io ho una banda di 1Gbps totale nella mia rete e un peering in un IX mi
permette di smaltire 300Mbps applicando una policy restrittiva e 310Mbps
appliccando una policy non restrittiva forse da parte mia non c'e' un grande
interesse a tirare su quei peer.

E' vero, posso automatizzare ma devo stare ben attento, posso lasciare il
rerouting alla rete nel 90% dei casi ma nel 10% vorro' fare qualcosa di
particolare a mano, posso fare tante cose ma alla fine il concetto e' sempre
lo stesso: lo faccio per una porzione minima del mio traffico? Probabilmente
non mi conviene.

Ciao,
Maurizio



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