[ITNOG] R: R: costi dei principali IX italiani ed europei
Riccardo Losselli
riccardo@e4a.it
Mer 3 Mar 2010 17:27:20 CET
Ciao,
> Intanto con AS di un certo peso intedevo "un AS che ha una mole di traffico
> tale per cui un singolo IX non e' in nessun caso sufficiente come punto di
> uscita ed e' quindi costretto a pagare un provider per il 90% del traffico".
mi puoi fare un esempio? credo che tu abbia una percezione errata di
quella che e' la situazione, dichiarata dagli stessi "grossi"..
Uno dei principali motivi per cui i grossi (e io per grossi intendo
quegli AS che muovo tanto traffico, o si portano dietro tante reti/tanti
AS), esclusi i Tier1, sono negli exchange e' proprio perche' (a detta
loro) non ci sarebbero ip transit in grado di dare la capacita', la
ridondanza e le prestazioni necessarie.
> Non mi riferivo certo ai Tier1 la cui fonte primaria di guadagno e' la
> vendita di connettivita' ad altri AS, mi riferivo ai "normali" ISP (che
> occasionalmente fanno da carrier, ma non vivono di quello).
Continuo a non avere riferimenti =) Sinceramente non riesco ad
immaginarmi operatori presenti in un exchange che riescano a migrare sui
peering solo il 10%, o giu' di li del loro traffico complessivo.
> Ad ogni modo, per risponderti a questa mail, non volevo dire che qualunque
> grosso AS deve per forza avere una peering policy restrittiva, volevo solo
> evidenziare che in alcuni casi le policy restrittive sono dettate da
> esigenze pratiche e non economiche.
Concordo che ci siano delle ragioni per restringere le policy, ma a mio
avviso fatte 100 le motivazioni, 5 sono tecniche e reali, 95 sono
puramente commerciale/politico.
Ciao,
Ricky
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