[ITNOG] EPP con NIC.it
Alessandro Ranellucci
alex@primafila.net
Mer 3 Mar 2010 11:17:48 CET
On 02/03/2010 at 0:37, Daniele Orlandi wrote:
>Faccio loro presente che chi si autentica non è un essere
umano, non è
>un incaricato della gestione di dati personali, bensì un
altro sistema
>e neanche nella più bacata interpretazione del codice della
privacy i
>server si devono "cambiare la pssword".
>[...]
>Quindi mi pongo il problema: "Come faccio a sapere se la mia sessione
>è ancora valida?"
Non sei in contraddizione?
Se il tuo client è un software automatico, probabilmente fa il
login, spara le sue richieste e si disconnette. Se tra un
comando e l'altro hai bisogno di oltre 30 minuti allora vuol
dire che c'è un essere umano... o sbaglio?
>Il mio client prende la versione attuale del dominio con un comando
>info, vede cosa è cambiato e manda la modifica dei soli
attributi >cambiati.
>Procedo e sbam, il server non si aspetta l'info request.
Il test è una formalità, si automatizza in uno script con poco
sforzo. Anche io mi sono trovato nella tua stessa situazione
(info per mandare l'update) ma poi ho ritenuto corretto
estendere la mia libreria client per consentire anche modifiche esplicite.
>Intanto dire "è una macchina a stati" suona tanto come una >supercazzola,
:-)
>Il problema sostanziale è che se io tarocco il mio client per fargli
>passare il test quello che sto testando non è più il mio
client ma
>un'altra cosa e il test formale va a farsi benedire.
Il test non serve tanto per verificare il tuo software, quanto
per verificare che tu sia in grado di muoverti autonomamente (o
con le opportune consulenze) nello sviluppo di quanto necessario
per interagire con un server EPP che è un servizio di una certa
complessità. Serve sostanzialmente per sbarrare la porta alle
web agency che poi intaserebbero l'helpdesk del registro con
richieste elementari.
>Mi chiedo se sono io l'unico stronzo che si preoccupa di
queste cose,
>se mi sta crescendo dentro una paranoia eccessiva o se dovrei
fare le
>cose alla "mentula canis" come altri... bah :)
Andando avanti ti renderai conto che i problemi sono altri.
Finché si tratta di obbedire a regole e vincoli noti, ci si
mette l'anima in pace e si implementa il tutto. I problemi veri
nascono quando scopri che le specifiche pubblicate non coprono
alcune importanti procedure, oppure quando vedi che il Registro
non segue le sue stesse specifiche (non mi riferisco solo al
server EPP).
Purtroppo il server EPP del Registro è pieno zeppo di policy
specifiche per gestire situazioni particolari: operazioni
asincrone, domini migrati da maintainer, contatti con anagrafica
incompleta, verifica dei DNS. È un server pensato per client
pilotati da esseri umani, che fanno tentativi, leggono i
messaggi di errore e riprovano correggendo le richieste finché
non hanno fortuna. Automatizzare tutto in un software eliminando
l'interazione umana è certamente possibile (io l'ho fatto) ma
vista l'assenza di specifiche veritiere e complete è un lavoro
molto impegnativo e destinato a continue ed infinite modifiche.
Tanto per la cronaca, io sono alle prese con il server EPP del
NIC sin dai tempi della sperimentazione (giugno 2008) e ancora
non considero stabile il mio software perché ogni tanto, a
fronte di casi specifici, scopro nuove restrizioni. In compenso
al Registro sono molto gentili. Dal 2008 ad oggi hanno accolto
molte delle mie proposte di modifica, nonché alcune decine di
segnalazioni di bug.
Buona fortuna,
--
Alessandro Ranellucci
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