[ITNOG] costi dei principali IX italiani ed europei
Valeria Rossi
valeria.rossi@mix-it.net
Mar 2 Mar 2010 14:22:54 CET
SEEWEB - Antonio Baldassarra wrote:
> Torno sull'argomento che ha i suoi lati interessanti :-)
>
Ciao Antonio rispondo solo per puntualizzare laddove vi sono
probabilmente delle informazioni sbagliate a monte, considerando che si
tratta di una lista e non credo tutti siano al corrente dei fatti.
> Il giorno mar, 02/03/2010 alle 06.15 +0100, Marco d'Itri ha scritto:
>
>> E sono convinto che
>> se la colocation si pagasse sempre a parte ancora qualcun altro
>> deciderebbe che tutto sommato un router lì non gli serve. :-)
>>
>>
> Secondo me bisogna un attimo fare i conti con "l'evoluzione" delle
> tecnologie e delle esigenze.
>
> - 10 anni l'afferente arrivava all'IX con una tecnologia prettamente
> "telefonica"; E1, E3, i più ricchi STM-1 il che rendeva ineluttabile
> mettere "in mezzo" un qualcosa tra la consegna del carrier e lo switch
> di centro stella. Oggi nessuno si sognerebbe più di usare qualcosa di
> diverso da FE, GE, 10GE ecc ecc; il che rende non più "indispensabile"
> la colocation del router.
>
Non è "mai" stato indispensabile alloggiare il router presso MIX, in
particolare per tutti gli ISP presenti nel Campus, è invece sempre e
solo stata un'opportunità in più per chi è collegato al MIX.
Questi infatti, anche con connessioni geografiche STM-1 ecc terminate in
vostri datacenter, hanno sempre potuto arrivare a MIX in fibra spenta,
terminata su vostri cassetti. (PS: vostri = voi ch avete datacenter in
Caldera).
Come già Vittorio ha spiegato, la scelta di creare una colo neutrale fu
un'esigenza dettata dalla volontà di chi allora fondo' MIX di non
privilegiare l'uno o l'altro operatore, ma questo lo sanno tutti.
> - 10 anni fa 1 Mbps di transito costava 100 Euro/mese (e bisognava
> essere bravi per pagare quel prezzo) ed il transito di peering
> attraverso l'IX costava almeno un ordine di grandezza di meno rendendo
> l'afferenza all'IX sia un'opportunità di miglioramento della qualità
> delle connessioni e sia (non in via secondaria) una forma di risparmio.
> Oggi viaggiamo verso 1-3 Euro/mese per il transito e gli IX hanno
> praticamente perso tutta la loro concorrenzialità.
>
Non entro nel merito della discussione "concorrenzialità" IX e transito
il cui costo si è abbassato in modo aggressivo negli ultimi anni anche
se ti stai riferendo ad un esempio che non vale per la totalità dei
fornitori. Aggiungo solo velocemente che sono fermamente convinta che
il costo ad un IX debba essere sempre favorevole (e lo è, anche se non
del 50% come 10 anni fa) e che il servizio di transito ed il servizio di
un IX siano due servizi differenti nella sostanza (insomma il confronto
fra mele e pere è sempre difficile a parer mio).
> - 10 anni fa gli IX erano un "club di amici" che volevano "risparmiare",
> "divertirsi" e "fare qualcosa di buono e di utile", oggi alcuni IX (è il
> caso del MIX per esempio) sono delle aziende, si devono confrontare con
> e conti economici ed il fatturato (sarebbe pensabile prendere una
> decisione che come minimo lo dimezzi?) e hanno dei "costi fissi" non
> trascurabili che vanno molto oltre tenere acceso uno switch da qualche
> parte.
>
10 anni fa gli "IX associazioni" o "IX consorzi" o "IX srl" (come MIX),
erano un club di amici che volevano risparmiare (la parte divertimento
non la vedo, passamela :) ), e che dovevano confrontarsi con dei conti
economici.
Oggi gli "IX associazioni" o "IX consorzi" o "IX srl" (come MIX), sono
un club di amici che vogliono risparmiare (continuo a non vedere la
parte divertimento ...), e che devono confrontarsi con dei conti economici.
Cio' che intendo Antonio, parlando di MIX e altri tipo AMS-IX, LINX,
DE-CIX, ma anche VIX (in università) ecc., tutti condividiamo le
medesime problematiche sia negli approcci che nella sostanza della vita
vera e tutti agiamo come aziende senza fini di lucro che pur si devono
confrontare con i conti economici.
Se la parolina "srl" fa pensare a giri di affari ti sbagli . Se mi dici
che a differenza di altri colleghi italiani MIX è l'unico che non gode
di fondi di supporto pubblici, si' allora MIX è un'azienda. Se mi parli
di fatturato ti puo' essere utile sapere che il nostro (pubblico lo puoi
vedere) arriva ad essere fino a quasi 1/3 di quello di nostri altri
colleghi italiani.
> - La maggior parte degli IX (ed è il caso del Mix) cerca di
> diversificare la propria offerta in una sacrosanta logica di mercato
> arrivando a fare attività (una per tutte la colocation) in evidente
> conflitto di interesse con gli afferenti (e con i soci !?). Ma anche
> questo è comprensibile e non vedo alternative.
>
La colo a MIX non è una diversificazione del servizio per stare sul
mercato, è come già detto un quid del servizio medesimo e solo se
voluta. Il "gratis" del terzo di rack per gli ISP connessi ti dimostra
che non è - come non ha mai voluto essere - una fonte di "business", è
sempre stata intesa come un'opprtunità in particolare per i piccoli.
Quanto alla concorrenza nei confronti degli afferenti, perdonami ma io
non la vedo proprio: MIX ha un datacenter di circa 300 mq piccolissimo
rispetto a Caldera, dove sono migliaia i metri quadri che tra tutti
mettete a disposizione; il DC è funzionale al servizio stesso e non vi
alloggiamo server né uno può chiedere una suite, né 4 rack .... Lo sai,
è nato e resta un datacenter che si propone come - ancora -
un'opportunità. Chi vuole lo usa seppur strettamente per alloggiare
apparecchiature utili ai fini del peering, se vuole non lo usa affatto,
se vuole una parte dell'equipment di peering lo tiene remoto ed una
parte per ridondanza a MIX.
Dovresti invece vederlo più un'opportunità anche per voi che avete
datacenter in Caldera: noi diciamo "no, non ti posso dare questo spazio
ma qui ci sono enne colocator in grado di farlo, scegli tu".
Questo vale per ISP, Carrier, content ecc.
> - Effettivamente a Milano (ma nemmeno a Roma) non esiste una "telehouse
> indipendente" (nel senso vero, carrier neutral, vendor neutral, operator
> neutral) e Mix (ma anche Namex a Roma per non fare torno a nessuno :-) )
> si propone sostanzialmente "anche" in tal senso. E' ragionevole (stante
> i trend di prezzo della banda e le esigenze degli operatori) che presto
> "anche" si modificherà in "soprattutto".
>
Sul "soprattutto" vedi sopra. Aggiungo che a Milano oggi c'e' Telecity
(Redbus), purtroppo nata dopo la creazione di MIX in proprio DC (dico
purtroppo perché forse - ma non ho la sfera di cristallo - allora MIX
sarebbe potuta sorgere là ).
Con tutto che, come curiosità, sappi che altri IX (vedi Amsterdam) ce lo
invidiano ed hanno anche valutato di aprirne uno proprio per ovviare ai
problemi di malfunzionamenti creati da terze parti.
Non che non possa succedere un malfunzionamento anche nel proprio DC (5
Maggio 2008 licet :) ), ma ci invidiano la possibilità di poter dare
garanzie proprie non solo sul funzionamento degli switch e connessi ma
anche delle sale che li alloggiano.
> - In questo scenario forse avrebbe senso rafforzare quanto prima un
> "principio di trasparenza" per i costi dei servizi. Se 10 anni fa avere
> senso ospitare "gratis" il carrier perché più se ne avevano presso l'IX
> e meglio era per tutti ("gratis" equivale a dire: "pagati dagli
> afferenti") oggi probabilmente è un controsenso visto che la maggior
> parte degli affari per i presenti in un IX si svolgono "fuori" dal
> centro stella.
>
I nostri prezzi sono pubblicati e non mi pare abbiamo mancato in
trasparenza. Non abbiamo "mai" alloggiato gratuitamente le
apparecchiature dei carrier, non so a cosa ti riferisci.
L'unico "gratis" che c'e' è - ancora - il 1/3 di rack per gli afferenti
al MIX.
E aggiungerei che il "gratis" del terzo di rack preferisco esca dal
bilancio di MIX che non dalle mie tasse.
> Non nascondo che sono abbastanza perplesso sulla sostenibilità del
> business degli IX in uno scenario in cui il transito costa meno del
> peering ed è diventato molto più semplice per gli operatori scambiarsi
> traffico al di fuori dei centri stella degli IX.
>
Ecco Antonio, questo si' è un argomento interessante e che varrebbe un
thread!
E' un argomento entrato anche all'ordine del giorno della nostra
associazione europea (Euro-IX), perchè tutti, ma dico tutti gli IX,
sottoscrivono il paradigma per cui il prezzo di accesso ad un IX debba
comunque essere mantenuto favorevole rispetto al prezzo del transito. E
rappresenta una discussione aperta ed in corso.
> Anche solo per provocazione: ma "quanto costa" gestire una porta GE di
> un IX con tutti gli SLA, il NOC ecc ecc e "niente altro" pagando la
> colocation per quello switch a prezzo di mercato? Potremmo scoprire o
> che il business non è più sostenibile rispetto al transito o che oggi è
> fortemente "inefficiente" nei costi perché il centro stella "sta
> pagando" altre cose nella galassia IX che magari non interessano poi
> così tanto agli afferenti.
>
Ancora mele e pere. Comunque davvero, non mi pare che siamo "fortemente
inefficienti" sui costi che sono invece bilanciati rispetto ai costi di
altri IX europei.
Dove ci sono sbilanciamenti è dovuto al fatto che altrove (Europa)
l'entry point è il costo di una porta a 1 Giga (per alcuni è addirittura
2x1 Giga, unica eccezione DE-CIX che prevede un taglio di porta Giga a
200Mb) il che taglia di fatto fuori i piccoli .
E non ostante noi si abbia un DC da mantenere :) i nostri prezzi
risultani buoni rispetto al mercato Europeo e piu' bassi (talvolta
sostanzialmente) rispetto al mercato italiano.
Parliamone quando vuoi.
Ciao
Valeria
>
>
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