[ITNOG] costi dei principali IX italiani ed europei

SEEWEB - Antonio Baldassarra antoniob@seeweb.it
Mar 2 Mar 2010 10:06:46 CET


Torno sull'argomento che ha i suoi lati interessanti :-)

Il giorno mar, 02/03/2010 alle 06.15 +0100, Marco d'Itri ha scritto: 
> E sono convinto che
> se la colocation si pagasse sempre a parte ancora qualcun altro
> deciderebbe che tutto sommato un router lì non gli serve. :-)
> 
Secondo me bisogna un attimo fare i conti con "l'evoluzione" delle
tecnologie e delle esigenze.

- 10 anni l'afferente arrivava all'IX con una tecnologia prettamente
"telefonica"; E1, E3, i più ricchi STM-1 il che rendeva ineluttabile
mettere "in mezzo" un qualcosa tra la consegna del carrier e lo switch
di centro stella. Oggi nessuno si sognerebbe più di usare qualcosa di
diverso da FE, GE, 10GE ecc ecc; il che rende non più "indispensabile"
la colocation del router.

- 10 anni fa 1 Mbps di transito costava 100 Euro/mese (e bisognava
essere  bravi per pagare quel prezzo) ed il transito di peering
attraverso l'IX costava almeno un ordine di grandezza di meno rendendo
l'afferenza all'IX sia un'opportunità di miglioramento della qualità
delle connessioni e sia (non in via secondaria) una forma di risparmio.
Oggi viaggiamo verso 1-3 Euro/mese per il transito e gli IX hanno
praticamente perso tutta la loro concorrenzialità.

- 10 anni fa gli IX erano un "club di amici" che volevano "risparmiare",
"divertirsi" e "fare qualcosa di buono e di utile", oggi alcuni IX (è il
caso del MIX per esempio) sono delle aziende, si devono confrontare con
e conti economici ed il fatturato (sarebbe pensabile prendere una
decisione che come minimo lo dimezzi?) e hanno dei "costi fissi" non
trascurabili che vanno molto oltre tenere acceso uno switch da qualche
parte.

- La maggior parte degli IX (ed è il caso del Mix) cerca di
diversificare la propria offerta in una sacrosanta logica di mercato
arrivando a fare attività (una per tutte la colocation) in evidente
conflitto di interesse con gli afferenti (e con i soci !?). Ma anche
questo è comprensibile e non vedo alternative.

- Effettivamente a Milano (ma nemmeno a Roma) non esiste una "telehouse
indipendente" (nel senso vero, carrier neutral, vendor neutral, operator
neutral) e Mix (ma anche Namex a Roma per non fare torno a nessuno :-) )
si propone sostanzialmente "anche" in tal senso. E' ragionevole (stante
i trend di prezzo della banda e le esigenze degli operatori) che presto
"anche" si modificherà in "soprattutto".

- In questo scenario forse avrebbe senso rafforzare quanto prima un
"principio di trasparenza" per i costi dei servizi. Se 10 anni fa avere
senso ospitare "gratis" il carrier perché più se ne avevano presso l'IX
e meglio era per tutti ("gratis" equivale a dire: "pagati dagli
afferenti") oggi probabilmente è un controsenso visto che la maggior
parte degli affari per i presenti in un IX si svolgono "fuori" dal
centro stella.

Non nascondo che sono abbastanza perplesso sulla sostenibilità del
business degli IX in uno scenario in cui il transito costa meno del
peering ed è diventato molto più semplice per gli operatori scambiarsi
traffico al di fuori dei centri stella degli IX.

Anche solo per provocazione: ma "quanto costa" gestire una porta GE di
un IX con tutti gli SLA, il NOC ecc ecc e "niente altro" pagando la
colocation per quello switch a prezzo di mercato? Potremmo scoprire o
che il business non è più sostenibile rispetto al transito o che oggi è
fortemente "inefficiente" nei costi perché il centro stella "sta
pagando" altre cose nella galassia IX che magari non interessano poi
così tanto agli afferenti.


-- 
Antonio Baldassarra
antoniob@seeweb.com



More information about the itnog mailing list