[ITNOG] IX "cross metro" e remote peering

Marco d'Itri md@Linux.IT
Dom 10 Maggio 2020 14:30:18 CEST


On May 08, Giorgio Bonfiglio via itnog <itnog@lists.itnog.it> wrote:

> Un punto di vista utile che ci manca è quello di un IX che avesse deciso 
> di espandersi fuori dalla metro principale di presenza, e di come siano 
> state considerate le complessità che ne derivano (sviluppo di bacini 
> secondari, vicinanza con altri IX e simili).
Visto che non arrivano commenti, fornisco il punto di vista di un IX 
(MINAP) che negli anni lo ha sempre evitato accuratamente, nonostante 
diverse offerte per farlo.

Parto dal presupposto che non si possa violare la regole di un MAC 
address per porta, quindi deve esserci uno switch remoto gestito 
esattamente come quelli locali.

Non mi sono mai piaciuti i possibili rischi del fare passare il traffico 
dell'IX su un trasporto L2 di terzi.
Ricordo che più di una volta un importante IX nazionale, :-) prima che 
iniziasse a filtrare per davvero le porte dei clienti, ha avuto guasti 
causati dalla riflessione di frame da parte di circuiti di 
remotizzazione di clienti . Visto che non è pratico filtrare le porte di 
interconnessione interna, per quanto mi riguarda quindi questo design 
è irricevibile.

Quali sono i benefici rispetto a una architettura di reseller con 
funzione di aggregatori? Risparmiare uno switch?

Potrebbe cambiare qualcosa passando a una architettura basata su EVPN?

Aggiungo anche che, secondo la mia esperienza, due circuiti di due 
carrier differenti su percorsi diversificati su una tratta tipo 
Milano-Roma si rompono contemporaneamente circa ogni due anni.

-- 
ciao,
Marco


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