[ITNOG] R: Namex DOWN ?

Corrado Del Po corrado.delpo@cdlan.it
Dom 13 Nov 2016 13:28:53 CET


Gentili Colleghi,

la verità è che nessuno è disposto ad investire solo per aumentare
l'affidabilità Internet:

1) non c'è bisogno di entrare in Caldera per creare problemi seri, è
sufficiente aprire qualche tombino appena fuori dal Campus;

2) i Carrier non hanno intenzione di investire solo per aumentare
l'affidabilità delle loro reti, ma solo a fronte di nuovo business;

3) gli OTT non si spostano o lo fanno con molta fatica per via dei rischi e
degli investimenti necessari per spostare le interconnessioni;

4) l'affidabilità dei data center e delle reti sono un requisito essenziale
per il sistema e quindi più aumenta e meglio è; certo se aumenta anche la
distribuzione geografica meglio ancora.

Tutti si lamentano quando accadono situazioni di guasti importanti, ma dopo
poche settimane anche i più esigenti per ragioni di business, si sono
dimenticati dell'accaduto

Solo il mercato, com'è giusto che sia, guiderà le nuove scelte ed i nuovi
investimenti

Ognuno può scegliere se stare a guardare o agire

Buona domenica a tutti

Corrado


Il giorno dom 13 nov 2016 alle 13:05 Ferretti Antonio <
antonio.ferretti@tisparkle.com> ha scritto:

> Ciclicamente ci si "scandalizza" per il down di questo o
> quell'ente/apparato/IXP, tirando in ballo resilienza della rete,
> tollerabilità ai fault, sicurezza...
>
> Però poi si verificano situazioni come quelle che citava Google ad ITNOG
> in cui, loro non possono neanche pensare di mettersi da un'altra parte,
> tanto la maggior parte della gente continua ad andare nelle solite
> location... e di sicuro il rischio di andare a colonizzare altri DC se lo
> vogliono concedere fino ad un certo punto conoscendo l'ecosistema italiano
>
> La sicurezza assoluta non esiste, e lo sappiamo bene (per l'appunto a
> volte potrebbero bastare poca formazione e un bel paio di forbici nel punto
> giusto.. il resto lo fa Murphy), ma se piuttosto cominciassimo a
> diversificare davvero? (verificando che ogni cosa sia realmente
> indipendente dalla prima che magari ho già)
>
> Ok ci sono gli aspetti economici che fanno da contro, però come ho letto
> prima, o il servizio è realmente critico oppure dopo mi lamento fino ad un
> certo punto... (altrimenti poi si spiega come la clientela finale voglia il
> servizio super affidabile, veloce e auto-configurante a meno del sottocosto)
>
> Come suggeriva Marco Marzetti, qui mi pare un ottimo mezzo di
> comunicazione per cose di questo tipo (veloce e facile), magari in aggiunta
> TW, ma non andrei ad aggiungere troppi altri mezzi.. alla fine,
> l'importante è che il guasto si risolva e non dove cercarlo... Poi siamo in
> una comunità... Dite la vostra che io ho detto la mia :-)
>
> ---
> Ciao,
> Antonio
>
>
> --
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