[ITNOG] Task Force IPv6 in Italia?

Paolo Volpato paolo.volpato@huawei.com
Mar 28 Set 2021 16:44:41 CEST


Grazie per le vostre risposte che permettono di capire meglio la situazione di IPv6 in Italia.

Condivido qualche ulteriore riflessione, così si capisce da dove sono partito nel ragionamento su una eventuale TF italiana.

Guardando i dati di RIPE o APNIC su IPv6 in Europa, diciamo che la media di utilizzo è del 20-25%, considerando nazioni come Spagna e Italia che hanno un 3-5% e Francia e Germania che hanno un 50%.
Questo per dire che dappertutto gli operatori cercano di massimizzare l’uso di indirizzi IPv4 privati o pubblici soprattutto se, come qualcuno ha già osservato, la domanda di IPv6 è scarsa.
Questo vale anche per i cloud provider che forniscono connettività IPv6 ma sono anche attivi sul mercato per racimolare indirizzi IPv4 per le enterprise.
Quindi in assenza di motivazioni forti (es. richieste di mercato o azioni regolamentari), è difficile dare motivazioni al management per migrare a IPv6.

Penso, però, che ci sarebbero scenari di utilizzo e best practices da condividere anche in Italia (prendendo da chi in Europa è più avanti o dal resto del mondo dove la politica spinge verso IPv6).
La richiesta di IPv6 dagli utilizzatori potrebbe non tardare anche da noi, magari stimolata gli investimenti del PNRR.
Pur con i limiti e le fatiche che avete evidenziato, forse una TF non guasterebbe, magari legata a quelle esistenti in altri stati UE e non.
Tanto per citare un esempio, da fonti interne ho saputo che la TF IPv6 Spagna, rimasta dormiente per parecchio, si sta risvegliando e pensa di avviare un’azione verso le enterprise e la loro authority.
Per quello che conta, se si dovesse mai procedere in questa direzione io darei la mia disponibilità a collaborare (e magari a far aderire l’azienda per cui lavoro).

Un cordiale saluto a tutti.
Paolo


Paolo Volpato
Senior IP Product Manager
Europe Standardization & Industry Development Dept [2012 Labs] - Huawei

From: Giorgio Bonfiglio [mailto:me@grg.pw]
Sent: Saturday, September 25, 2021 9:27 AM
To: Jeroen Massar <jeroen@massar.ch>
Cc: Paolo Volpato <paolo.volpato@huawei.com>; itnog@lists.itnog.it
Subject: Re: [ITNOG] Task Force IPv6 in Italia?


https://auctions.ipv4.global 60USD per IP address.... divertiti quando esaurisci IPv4 o quando un importante fornitore di contenuti disabilita IPv4 per un giorno ;)

Non succedera’ mai, nemmeno a scopo dimostrativo perche’ oggi come oggi le perdite sarebbero sostanziali. Servizi IPv6-only poi sono da pensarsi almeno 10 anni dopo la copertura semi-totale in IPv6 dell’accesso, quindi questioni su cui lavoreranno i nostri nipoti.

https://bgp.he.net/AS1267 "IPs Originated (v4): 6,508,288" ... che durerà un bel po'...

In realta’ ci sono alcuni driver esterni che secondo me iniziano a fare pressione e a rompere l’assunto per cui IPv6 serve solo agli ISP che fanno CGNAT:

1 - Interesse dei content (e ricordiamo che alcuni ISP sono anche content, vedi Verizon, TIM, etc) ad identificare il singolo device dietro ad una connessione, con politiche sui cookie sempre piu’ stringenti
2 - Diffusione di dispositivi IoT e dell’idea che in IPv6 e’ molto piu’ facile accedervi (niente port forwarding, niente DynDNS, etc)
3 - Alcuni enti pubblici iniziano a mettere IPv6 tra i requisiti. Mi pare ci fosse anche in Italia, ma e’ ovvio qualcosa sia andato storto…

C’e’ poi il ciclo di refresh del mercato che rende anche non necessario che i vecchi si adattino - Sky e Fastweb, report alla mano, sono tra quelli in crescita piu’ costante, ed offrono IPv6. Non serve che TIM e Vodafone si adeguino ad offrirlo, se continuano a perdere clienti verso chi invece lo offre - non so se mi spiego.

Iliad poi sta arrivando, e benche’ direttamente sia inutle (non augurerei una connessione Iliad al mio peggior nemico), nel mobile e’ indirettamente servita a svegliare tutti gli operatori e rinfrescare le offerte. Se lanceranno con IPv6, probabilmente anche gli altri si sveglieranno.

Giorgio

(e no, fornire tunnel IPv6 gratuiti non può risolvere questo problema, lo fanno semplicemente funzionare)

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On 20210924, at 12:24, Paolo Volpato <paolo.volpato@huawei.com<mailto:paolo.volpato@huawei.com>> wrote:

Buongiorno a tutti,

Durante il RIPE Open House dello scorso 15/9, dedicato a Internet in Italia, sono stati mostrati dati poco incoraggianti relativamente a IPv6 in Italia.
L’ultimo report parla di utilizzo al 5-6% (https://labs.ripe.net/author/suzanne_taylor_muzzin/ripe-ncc-internet-country-report-mediterranean-europe/?pk_vid=540bde52582413c31632476775b70eb2).

Nella discussione, mi è stato suggerito di proporre a questa lista la stessa domanda che ho fatto al meeting di RIPE (ragione per cui mi sono iscritto a ITNOG :-).
Che voi sappiate, esiste (o è esistita) una Task Force italiana dedicata a IPv6 che possa contribuire a una maggiore adozione di IPv6 nel nostro paese?
Se la risposta è no, ha senso costituirne una che raccolga tutti gli attori interessati?

L’interesse a questo tema è legato al fatto che collaboro a un draft IETF in cui si fa il punto sul deployment di IPv6 (https://datatracker.ietf.org/doc/draft-ietf-v6ops-ipv6-deployment/).
A livello mondiale, IPv6 non solo sta crescendo, ma è ormai considerato strategico per l’evoluzione delle reti (basta guardare alle iniziative in USA, Cina, India).

Qual è l’esperienza di ITNOG su questo tema? Ci sarebbe un potenziale interesse?

Grazie per l’attenzione e un saluto
Paolo


Paolo Volpato
Senior IP Product Manager
Europe Standardization & Industry Development Dept [2012 Labs]
Huawei Technologies Co.,Ltd.


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