[ITNOG] IX "cross metro" e remote peering

Luca Cicchelli luca.cicchelli@top-ix.org
Lun 11 Maggio 2020 00:11:35 CEST


Visto che ho favorito la creazione del thread a seguito di alcune
specifiche domande di Giorgio, contribuisco sinteticamente  per quanto
riguarda TOP-IX: una presentazione più accurata potrebbe essere fatta in
occasione del prossimo ITNOG (speriamo che le condizioni ci permettano di
farlo presto).
Entrambi i punti dell'oggetto sono già compresi nello Statuto del Consorzio
(lo trovate al fondo della pagina https://www.top-ix.org/it/consorzio/)
risalente al 2002 in cui, si stabilisce tra gli scopi sociali
"......realizzare e gestire uno o più siti dove gli operatori Internet
possano scambiare traffico "Internet Protocol (IP)....." e
"......promuovere   accordi   con   altri   NAP   o   "exchange-point"
per   fornire ulteriori  servizi  di  "peering"  agli  aderenti  al
 Consorzio.....".
La prima frase sottintende il fatto che da subito TOP-IX aveva
infrastuttura distribuita con due locations in area metro a Torino, la
seconda la possibilità di giungere ad accordi come quello fatto
successivamente con VS-IX e altri.
Nel 2005 la copertura geografica ha raggiunto anche Milano grazie ad una
infrastruttura DWDM co-gestita assieme a CSI Piemonte nell'ambito di un
Programma Regionale (cioè supportato dalla Regione Piemonte) di sviluppo
della connettività in Piemonte. La presenza milanese, inizialmente motivata
dalla chiusura dell'anello DWDM, è stata poi utilizzata  per intercettare i
fornitori di contenuti e servizi che ovviamente, quando arrivano in Italia,
mettono piede a Milano come primo punto di presenza sul territorio.
Rispetto alle condizioni iniziali alcune cose sono cambiate, compreso il
fatto che una maggiore delocalizzazione rispetto al campus  di Via Caldera
(a livello di area metro a Milano ma anche nazionale) può contribuire ad
una maggiore efficienza e affidabilità di Internet in Italia.
Per quanto riguarda il remote peering TOP-IX ha agito prima con accordi di
collaborazione con altri IXP (Lyonix, VS-IX e France-IX) che sono nati con
motivazioni differenti. Successivamente è stato implementato il remote
peering attraverso reseller partner. Anche su questo punto, rispetto alle
condizioni iniziali, molte cose sono cambiate compreso il fatto che la
latenza comincia ad avere sempre maggiore importanza e che molti ISP
italiani hanno sviluppato la loro infrastruttura rendendo meno interessate
il remote peering. Per la "long tail", ovvero i piccoli ISP, rimane
comunque un elemento da prendere in considerazione.
--
Luca


Il giorno dom 10 mag 2020 alle ore 19:12 Marco d'Itri <md@linux.it> ha
scritto:

> On May 08, Giorgio Bonfiglio via itnog <itnog@lists.itnog.it> wrote:
>
> > Un punto di vista utile che ci manca è quello di un IX che avesse deciso
> > di espandersi fuori dalla metro principale di presenza, e di come siano
> > state considerate le complessità che ne derivano (sviluppo di bacini
> > secondari, vicinanza con altri IX e simili).
> Visto che non arrivano commenti, fornisco il punto di vista di un IX
> (MINAP) che negli anni lo ha sempre evitato accuratamente, nonostante
> diverse offerte per farlo.
>
> Parto dal presupposto che non si possa violare la regole di un MAC
> address per porta, quindi deve esserci uno switch remoto gestito
> esattamente come quelli locali.
>
> Non mi sono mai piaciuti i possibili rischi del fare passare il traffico
> dell'IX su un trasporto L2 di terzi.
> Ricordo che più di una volta un importante IX nazionale, :-) prima che
> iniziasse a filtrare per davvero le porte dei clienti, ha avuto guasti
> causati dalla riflessione di frame da parte di circuiti di
> remotizzazione di clienti . Visto che non è pratico filtrare le porte di
> interconnessione interna, per quanto mi riguarda quindi questo design
> è irricevibile.
>
> Quali sono i benefici rispetto a una architettura di reseller con
> funzione di aggregatori? Risparmiare uno switch?
>
> Potrebbe cambiare qualcosa passando a una architettura basata su EVPN?
>
> Aggiungo anche che, secondo la mia esperienza, due circuiti di due
> carrier differenti su percorsi diversificati su una tratta tipo
> Milano-Roma si rompono contemporaneamente circa ogni due anni.
>
> --
> ciao,
> Marco
>
> --
> Mailing list info: http://lists.itnog.it/listinfo/itnog
>
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