[ITNOG] IPv6, anyone ?

Dario Centofanti dario@popinga.net
Gio 18 Ott 2018 11:03:33 CEST


Buongiorno Massimiliano,

Per migliorare la situazione attuale dobbiamo iniziare con l’evidenziare le
responsabilità di coloro che avrebbero potuto evitare l’attuale stallo
nello sviluppo di IPv6 in Italia e queste sono a mio giudizio da ricercare
congiuntamente sia nell’inerzia cronica dei grandi ISP, come anche negli
organismi nazionali che operano nella governance di internet che poco hanno
fatto nel corso del tempo per promuovere valide iniziative in questa
direzione.

Per un decennio il settore è stato scenario di forti diatribe tra fornitori
di contenuti e ISP che si sono rimbalzati le responsabilità dello sviluppo
di IPv6, impegnandosi in una moderna versione del paradosso dell’uovo e
della gallina:

- I fornitori di contenuti affermavano che l’investimento in IPv6 sarebbe
stato inutile perché non vi erano grandi ISP che offrivano connettività in
IPv6.
- Secondo gli ISP l’investimento in IPv6 era infruttuoso perché non
esistevano ancora contenuti disponibili in IPv6.
- Entrambi sostenevano che i clienti finali non erano interessati a IPv6 e
che quindi non vi era alcuna giustificazione commerciale per questo
investimento.

Queste le statistiche di Google sull'adozione di IPv6 nel mondo, da cui si
evince chiaramente la situazione italiana:
https://www.google.com/intl/en/ipv6/statistics.html

Il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), attraverso l’Istituto
Superiore delle Comunicazioni e delle Tecnologie dell’Informazione (ISCOM),
nel quadro delle attività istituzionali nel settore della Internet
Governance, ha avviato già dal 2012 un tavolo tecnico con le associazioni
degli operatori, degli ISP e con gli organismi che operano nella governance
di internet, allo scopo di affrontare la problematica da un punto di vista
tecnico e con una prospettiva di lungo periodo, avviando la definizione di
una road map in previsione della transizione al protocollo IPv6.

Il tavolo tecnico, operativo dal 2012, avrebbe dovuto prevedere una
relazione finale per il 2014. Ad oggi però sui siti del MISE e dell’ISCOM
di questa relazione non vi è traccia come neppure vi sono documenti circa
le attività svolte dal tavolo tecnico dell’ISCOM nel corso degli ultimi 6
anni.
http://www.sviluppoeconomico.gov.it/index.php/it/comunicazioni/istituto-superiore-comunicazioni/internet-governance/esuarimento-indirizzi-ip-e-protocolli-ipv4-e-ipv6
(il sito del MISE è ovviamente senza https, ma questo è altro discorso)

Qualcuno dei membri di questa mailing list ha mai letto nulla al riguardo?

Un saluto


-- 
*Dario Centofanti*
about.me/popinga




On Thu, Oct 18, 2018 at 9:28 AM Massimiliano Stucchi <max@stucchi.ch> wrote:

>
> Ciao,
>
> ieri qui a RIPE77 abbiamo pranzato tra Italiani e, tra le varie
> discussioni, ho chiesto brevemente riguardo IPv6 in Italia.
>
> Il panorama non sembra essere dei migliori, visto che i numeri danno
> l'Italia come uno dei paesi europei con la percentuale di
> utenti/traffico piu' bassa.
>
> Conosco i problemi.  So che il panorama italiano e' fatto si' da grandi
> operatori, ma anche da molti piccoli operatori che molto probabilmente
> non hanno i mezzi e/o il tempo per pensare ad IPv6.
>
> Il mio obiettivo al momento e' quello di capire cosa - secondo chi e' in
> questa lista e lavora per un operatore - potrebbe essere fatto per
> migliorare la situazione.
>
> Ci sono molte iniziative possibili, ma vorrei capire quali sono i
> problemi specifici che potremmo cercare di affrontare, anche insieme.
>
> Ciao!
>
> --
>
> Massimiliano Stucchi
> MS16801-RIPE
>
>
> --
> Mailing list info: http://lists.itnog.it/listinfo/itnog
>
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