[ITNOG] Espansione Fuori Campus Caldera

[Giorgio Bonfiglio]

Ciao Marco,

stiamo arrivando ad un livello di dettaglio importante, mi fa piacere.

tl;dr per chi volesse evitarsi l'asciugone: secondo me tra dieci anni in 
Caldera non ci sarà più un server che sia uno.

>   - Le sale sono aperte ad altri operatori?
Se intendi carrier neutral, mi sembra ormai questo sia lo standard da un 
pezzo: ormai anche ben blasonati brand attivi nel settore network ti 
lasciano portare altri carrier nelle loro sale "dati", e nessuno degli 
operatori che sta costruendo DC in Lombardia ha il network come core 
business.

Certo mi aspetto che qualche grande carrier si sia fatto giusto qualche 
scavo (Milano-Siziano non credo sia fattibile in dark fiber), quindi ci 
sarà anche qualche accordo / partnership sotto, ma da li ad esser chiusi 
la strada è lunga.
>   - Ci sono serie possibilita' di crescita?
Io girerei la domanda: quanto si può screscere in Caldera? Lo spazio è 
limitato. Ci sono interessi di terzi importanti, e gli edifici stessi 
per soddisfare i nuovi requisiti dovrebbero essere... abbattuti.
>   - C'e' un servizio adeguato? /  - I costi sono ragionevoli?
Non ne ho idea: considera però che i nuovi poli (Data4 Monzoro, SuperNAP 
Siziano, Aruba Ponte San Pietro, magari aggiungiamoci anche Sicily Hub) 
vivranno di quello: nascono un pò come i fratelli sfigati che tentano di 
aggredire un mercato che non si muove da 20 anni, e sanno bene che per 
guadagnare clienti non basta offrire lo stesso allo stesso prezzo, ma 
bisogna offrire di più a meno.

Altrimenti soffocano.
> Se non si tratta di dark fiber, non c'e' nulla di certo e Caldera e'
> un polo troppo importante per non attrare in qualche modo i paccheti
> Gli sforzi citati da Marco sono sicuramente notevoli, ma non tutti
> sanno o possono muoversi bene.
Io me lo aspetterei come prodotto impacchettato. Cioè, stiamo parlando 
di datacenter colossali, uno dei top 5 carrier potrebbe tirare su 
qualche Infinera qua e la e pubblicizzare la connettività proprio come 
"Caldera / TI Novara indipendent".
> Sicuramente e' presto per dirlo, ed il processo richiedera' anni.
> Un network ci puo' pure mettere un POP li dentro, ma, almeno
> all'inizio, sara' un'appendice di Caldera
Una cosa su cui non ho / non ho mai avuto visibilità è lo sfruttamento 
delle fibre: non so quanto sia facile, ma sapendo più o meno da dove 
passano, non ci vuole praticamente niente ad allungare un anello 
esistente e renderlo totalmente indipendente da Caldera.

E devono farlo come step 0, non step 5, altrimenti nessuno si muove.
> MIX e' un ottimo esempio di quanto abbiamo detto sopra.
> Si sta muovendo per tempo e sta aprendo POP in nuove sale, ma
> inizieranno con una topologia stile hub-and-spoke dove tutti i nuovi
> POP sono collegati solamente a Caldera.
Ma l'IX di per se è una commodity: su piccola media scala la ridondanza 
di un AS la componi con carrier E IX, e quella porticina che ti fa 
andare in molti posti ma non ovunque, in cui chiunque in ogni momento 
può decidere di falciarti, diventa il tuo ultimo problema.
> Non ha senso investire in tratte o core alternativi per delocalizzare, se ancor oggi non si ha idea di dove farlo.
> E non e' nemmeno detto che sara' da fare.
> Caldera e' formata da piu' datacenter che provano a lavorare in maniera indipendente tra di loro.
> Non e' per nulla escluso che si possa ottenere un buon livello di ridondanza anche rimanendo all'interno della recinzione.
Ne avevamo già discusso su questa stessa lista: io ho una visione 
particolare, e sono di parte dato chi mi paga da vivere, e le visioni 
particolari finiscono sempre per essere enormi minchiate o previsioni 
epiche che cambiano il mondo.

In breve, penso i clienti tra poco smetteranno di accontentarsi.

-- 
Giorgio Bonfiglio
Systems/Network Engineer

email: me@grg.pw
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