[ITNOG] Dulcis in fundo (era: Re: Namex DOWN ?)

Valeria Rossi - MIX valeria.rossi@mix-it.net
Mar 15 Nov 2016 18:41:47 CET


Buonasera a tutti,
questa mia non intende aprire un thread infinito, né commenterò il (non)senso di quanto scritto, ma correggerò gli errori che vengono riportati in un articolo sicuramente sensazionale, ma ahimè di scarso stimolo. Mi sento di farlo, mica-che-qualcuno- creda-che-sia-tutto-vero!

Mi riferisco a quanto credo molti di voi abbiano letto qui (o forse - spero - non molti, a me è stato girato per cui non ho potuto non leggerlo):
https://www.linkedin.com/pulse/namex-down-roma-sabato-12-novembre-2016-dario-centofanti <https://www.linkedin.com/pulse/namex-down-roma-sabato-12-novembre-2016-dario-centofanti>

Di seguito le mie correzioni:

1) “ (Namex) E' il secondo più grande IX italiano dopo il campus del MIX <http://www.mix-it.net/> (Milan Internet eXchange) di Via Caldera a Milano.

MIX non è un campus. Il Campus di Via Caldera è un’area di circa 40/50 MILA MQ, all’interno della quale ci sono alcuni DC. Tali DC sono completamente indipendenti l’uno dall’altro, sia tecnicamente, che come gestione, che come caratteristiche. 

2) "Già da diversi mesi il MIX sembra sia arrivato a saturazione a causa del costante aumento di richiesta di risorse da parte dei grandi player internazionali”

Non so da dove gli sia venuto in mente né a quale aspetto di MIX si stia riferendo.  Comunque MIX non è in saturazione, ha abbondanza di terabit a disposizione sulle apparecchiature di peering, di disponibilità energetiche e di spazi all’interno delle proprie sale. Tra l’altro sta duplicando - come illustrato durante il citato meeting di Bologna - proprio in questo periodo tutte le sue infrastrutture e spazi, nonché pronto ad aprire PoP in nuovi DC al di fuori di Caldera, in anticipo rispetto a qualsiasi saturazione si possa eventualmente immaginare. Ma l’immaginazione a volte fa brutti scherzi.

3) "la totale inadeguatezza dell'infrastruttura milanese per una qualsiasi possibile espansione di Google in Italia”

Qui devo dire che non capisco a quale "infrastruttura milanese” si riferisce l'autore. Milano è grandina e ci sono diverse infrastrutture milanesi. Che poi Google non possa espandersi in Italia perchè Milano è inadeguata … anche l’Italia è grandina ….

4) "Molti operatori del settore in questi ultimi tempi hanno ipotizzato che per i player internazionali il NaMeX potesse divenire una scelta complementare o forse anche una possibile alternativa al MIX di Via Caldera”

Anche qui forse è solo scritto male ma … che facciamo, come la storia degli aeroporti Milano-vs-Roma? Parlando di Reti IP? Quasi che spostare le reti sia come pilotare un aereo che atterra o qui o là ….

Sono molto perplessa sull’approssimazione con cui si affrontano questi temi (come d’altra parte ha fatto Google a Bologna ). Concordiamo tutti sulle parole ridondanza, resilienza, affidabilità, distribuzione, ecc. ecc. Ma prima di colpire ed affondare un’intera area metropolitana (già di per sé un non senso!) che cara grazia che esiste in Italia e cara grazia fa investimenti per il suo sviluppo per andare sempre più nella direzione auspicata dall'autore (anche a vantaggio delle aree romane ed altre btw) , forse dovrebbe essere dovere di chi ama scrivere qualche informazione in più sull’esistente e di quanto in fieri. 


Valeria

> On 14 Nov 2016, at 15:46, Leonardo Rizzi <leo@deepreflect.net> wrote:
> 
> On 11/14/2016 01:13 PM, Giorgio Bonfiglio wrote:
>> Sinceramente speravo molto sull’arrivo di Softlayer a Milano per spingere su queste cose, data anche la collocazione (Data4), ma per la loro strategia e i loro prezzi per ora -correggetemi se sbaglio- non hanno avuto particolare influenza nel mercato italiano.
> 
> Tranquillo tecnologicamente e' allineato, piove dentro anche li.
> 
> Leo
> 
> -- 
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