[ITNOG] Namex DOWN ?

Giorgio Bonfiglio me@grg.pw
Sab 12 Nov 2016 20:47:15 CET


On 12/11/2016 14:22, Gianfranco Delli Carri wrote:

> Non commento il contesto romano, che conosco poco, ma Torino ha
> fallito, se di fallimento si può parlare, perché quasi tutti gli
> operatori di rete d'accesso italiani hanno i due core di  rete a
> Milano e a Roma.

Ma perche' "e' giusto cosi'". L'Italia ha una particolare conformazione 
geografica per cui qualcosa in mezzo serve, ma per il resto quante 
nazioni vi vengono in mente che hanno forte presenza internazionale in 
piu' di una citta'?

A me praticamente zero, con alcuni casi particolari come Dublino dove ci 
sono tonnellate di "L1" il cui "L3" e' tutto a Londra o Amsterdam. 
Dublino e Londra ad oggi sono anche colossali SPOF per le fibre 
transatlantiche.

> Il discorso si ripete ogni volta che appare un guasto serio, ma poi
> rientra nella normalità delle cose e si passa oltre.

Costi altissimi? Immagina se invece venisse fuori un secondo Campus, 
gestito da una entita' diversa, a distanza Dark Fiber da Caldera. 
Inizialmente tutto passerebbe da Caldera, ma poi qualcuno di grande 
potrebbe iniziare a chiedere a qualche altro grande carrier un path 
autonomo e differente, e allora li' si inizia a costruire.

Una cosa che mi e' venuta in mente adesso ragionandoci e' che in 
effetti, nelle citta' dove ci sono due campus importanti, uno e' 
"carrier", e l'altro e' "colocation" e solo come effetto laterale 
diventa anche "carrier".

E comunque stiamo sempre paragonando l'Italia che sta alla periferia di 
internet con i piu' grandi e importanti snodi europei, non e' 
assolutamente fair questa cosa.

Giorgio

> 
> Riflettiamo...
> 
> Inviato da iPhone
> 
>> Il giorno 12 nov 2016, alle ore 14:18, Giorgio Bonfiglio <me@grg.pw> 
>> ha scritto:
>> 
>> E' poi vero che la sola "paranoia" non giustifica quasi mai (a meno di 
>> CEO visionari e pieni di soldi) gli investimenti per un multihoming 
>> vero: la mia speranza e' che con la nascita di SuperNAP, Data4, 
>> WholeData e Aruba Monza (qualcuno sa che fine ha fatto?), e con il 
>> conseguente arrivo dei giganti, qualcuno inizi a investire su tratte 
>> alternative e su dei punti di incontro fuori da Caldera. La storia ci 
>> insegna: Roma ha fallito, Torino ha fallito, probabilmente bastano 
>> quei 25/30km, che la rendono resistente ma neanche troppo complicata.


Maggiori informazioni sulla lista itnog