[ITNOG] Parlando di IPv6 (non virtuale)

Paolo Agazzone aga@intercom.it
Gio 19 Mar 2009 16:23:25 CET


Ciao a tutti, mi intrometto anche io.

Il Thursday 19 March 2009, Gabriella Paolini ha scritto:

Le osservazioni di Daniele sono giuste e legittime, pertanto la scelta di 
usare /64, /96, /124, /126 o /127 e` puramente una questione di comodita` e 
preferenze per l'amministrazione di rete. Tra l'altro per le p2p esistono gli 
indirizzi link-local, per cui spesso si puo` fare a meno di assegnare spazio 
di indirizzamento unicast.

>  Quello che e' finito... puo' finire.
>  Anche con IPv4 qualcuno all'inizio ha pensato che erano talmente tanti i
> numeri a disposizione che si potevano assegnare /16 in allegria... poi
> l'allegria e' passata, dopo qualche anno. Se ragioniamo soltanto a /64 ci
> siamo gia' persi meta' degli indirizzi IPv6. Se vuoi ti preoccupo ancora di
> piu'.... ;)

Ma non c'e` modo di preoccuparsi nel caso di indirizzi IPv6. Ogni allocazione 
/32 (c'e` spazio di allocazione ENORME, piu` o meno una /32 per ogni indirizzo 
IPv4) consente ad ogni ISP di avere a disposizione una /64 per ogni indirizzo 
IPv4.

Detto questo, io sono uno di quelli che assegna /126 o /127 alle point-to-
point semplicemente perche`, in ogni caso, NON ne servono di piu`. Ma e` 
puramente una mia pippola mentale.

Saluti.

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Paolo Agazzone               aga@intercom.it    http://blog.agazzone.it/
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